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Questa può dirsi la prima edizione critica degli "Chants de Maldoror" apparsa in Italia. La presente interpretazione, è stata condotta sulla riproduzione del testo in fac-simile verosimilmente conforme all'edizione originale, che Ducasse consegnò, all'inizio del 1869, all'editore Albert Lacroix. Certo è che il manoscritto completo dei sei Canti, in cui per la prima volta compare lo pseudonimo di " comte de Lautréamont ", fu stampato a spese dell'autore nell'estate dello stesso anno a Bruxelles, presso la Tipografia "Lacroix et Verboeckhoven", al n. 42 del Boulevard de Waterloo. Di fatto, la pubblicazione del volume (332 pp., in-8°), annunciata in ottobre da Paulet-Malassis (l'editore francese esule in Belgio a seguito della condanna subita da Les Fleurs du mal) nel n. 7 del "Bulletin triméestriel des publications défendues en France, imprimées à l'étranger", non vide mai la luce; la rettifica contenuta nella pagina seguente dello stesso "Bollettino" confermava che "al momento della vendita lo stampatore s'era rifiutato di metterlo in circolazione".